2016-10-04

Lectio Magistralis Lord Norman Foster at Cersaie 2016

"10 on 10: ten fosters and ten others" è il titolo della lezione tenuta dall'architetto il 27 settembre 2016 dove illustra le sue influenze: dall'uomo vitruviano al concetto di 'commodities' come necessità legata all'essenza del modo di vivere. Da giovane si lasciò influenzare dalle architetture ottocentesche della sua Manchester, quindi da quelle che sono state oggetto di studio da studente - anche la piazza di Siena su cui ha svolto la tesi -. Nei suoi rilievi di edifici si concentra sulle strutture - dai mulini alle architetture americane di de Koening ed Eames ai capannoni industriali (mettendone in evidenza le 'ossa'. Il parallelo passa agli studi sui docklands di Londra degli anni '60 - dove evidenzia il cambiamento dovuto anche alla nascita delle lotte sociali dei lavoratori.
Il suo interesse per l'ingresso della luce esterna negli edifici - come nella galleria dell'East Eagle degli anni '80 trova il parallelo nello studio 'behinde the yellow bycicle' e nei confronti tra la struttura della base atterrata sulla luna con la base del tavolo da lui progettato.
La struttura come infrastruttura sociale rincorre nel grattacielo della banca di Hong Kong: al piano terra lo spazio è aperto alla città come un'area comune - fa notare l'architetto che è stato paragonato ad una cattedrale durante la protesta degli ombrelli -. Qui la struttura è stata di portata a vista a seguito degli studi di progetto.
Lo studio dei dirigibili nella galleria del vento - studiato sia per treni e automobili che da Brancusi e Boccioni - lo influenzano per il grattacielo di Londra gherkin.
Sicuramente l'accento è sull'eredità di Buckminster Fuller col quale collaborò: strutture e infrastrutture leggere per far entrare la natura - 'dematerializzare' -, come negli aeroporti in cui capovolge la struttura: da coperture che contengono tutte le tubazioni alle sue che permettono il passaggio della luce. Qui l'ispirazione giunge anche dalla volta catalana - come in Gaudì - diventando una membrana ed una pelle che tutto avvolge ma che fa passare la luce.
Concetti ripresi sia nella galleria del British Museum che nella cupola del Reichstat - iconico esempio di 'idealismo sociale' -.
Per le infrastrutture da Trafalgar Square al Millenium Bridge al viadotto in Francia si lascia influenzare dal concetto di camouflage, ben visibile nell'ampliamento dello Chateaux Morgueaux - utilizza le tegole esistenti -.
E' invece la tecnica del ballon frame - prima prefabbricazione del telaio in legno - che ispira la struttura a serra dell'edificio di Manchester per i malati di tumore.
Per il nuovo quartier generale Bloomingdall riprende l'antica strada roman e si ispira alla galleria di milano: si vede l'ossatura dell'edificio dove nelle colonne penetra l'aria ma si smorzano i rumori. Perchè studiare gli edifici che respirano serve a creare anche bei posti di lavoro, come nell'hp campus nella Silicon valley. Qui compatta l'edificato dispersivo esistente in un'unico anello che libera il paesaggio intorno.
Da uno studio sulle abitazioni lunari - come degli igloo - progetta i droneport per l'Africa.  Qui Norman Foster si permette con la sua fondazione di dare alla società il suo contributo. Questo progetto deriva dalla cronica mancanza di infrastrutture locali che peggiorano le condizioni della malaria: il sangue necessario alle trasfusioni non riesce a giungere nei luoghi più lontani. Quindi un servizio basato sui droni potrebbe risolvere la situazione. Semplicemente low cost il modulo progettato sarà realizzato con la terra del posto su di una interlaiatura di sostegno, come si può vedere alla Biennale di Venezia.
Infine il premio realizzato da Marina Abramovic per l'architetto: un cervello!
E l'architetto ci saluta con un'esortazione:

'Fate sempre riferimento al potere e alla potenza della creatività'.


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